Una nuova tendenza si sta facendo largo in Corea, ovvero il pessimismo dei giovani riguardo l'impossibilità di raggiungere uno stile di vita più che benestante.
Questo fenomeno, che ha già colpito i giovani in Giappone (i quali stanno vivendo una recessione da più di due decenni, a partire dagli anni 1990), ha spinto molti giovani in Corea ad accontentarsi di uno stile di vita modesto. Essi però sono anche più contenti in quanto sanno che non potrebbero essere felici di lavorare quasi tutte le ore del giorno per un lavoro permanente che per fortuna hanno trovato.
Per fare degli esempi pratici, un laureato di 26 anni della Yonsei University ha ottenuto un posto di lavoro in una grande azienda di mobili con un contratto a tempo indeterminato e uno stipendio di 32 milioni di won l'anno, ma alla fine lo ha abbandonato dopo soli cinque mesi. Egli ha ha spiegato il motivo così: "andavo a lavorare dalle 8 del mattino e lasciavo l'ufficio alle 9 di sera ogni giorno, così ho iniziato a dubitare che quello fosse uno stile di vita sostenibile". Il suo impiego successivo allora è stato da professore d'inglese in una scuola di lingue privata con un contratto a tempo determinato, e uno stipendio annuale di 7 milioni di won. Il carico di lavoro è solo un quarto, ma ora ha lasciato anche questo impiego perché: "Non voglio lavorare quest'anno e godermi i 9 milioni che ho messo da parte. Certo sono preoccupato, ma spenderò solo 600,000 won a mese, in modo da non avere problemi per un anno. Ora sono felice e senza stress. E' una vita modesta, ma posso godermela al massimo e mi sento molto più rilassato. Sono soddisfatto della mia scelta".
Per questi giovani, il primo criterio nel lavoro non è più un contratto a tempo indeterminato, ma garanzie per qualche svago.
Un altro caso tipo è quello di una studentessa di 23 anni, la quale è in un periodo di aspettativa di due anni; ora sta guadagnando 1.2 milioni di won al mese con un lavoro a contratto presso il call center di un grande magazzino. Va a lavorare alle 10.30 e stacca alle 19:30, tranne il sabato e la domenica. Riesce a depositare nel suo libretto di risparmio 500,000 won e spende dai 100,000 ai 150,000 won per escursioni ogni mese. In merito ha dichiarato: "La gente mi rimprovera perché non cerco un lavoro permanente, ma ciò che si ottiene dopo tanti sacrifici è solo stress".
Un altro caso in esame riguarda una laureata di 25 anni, della Kyunghee, che guadagna 800,000 won in un mese con un lavoro part-time da casa nel settore della progettazione: "lavoro quando voglio lavorare, guadagno una cifra sufficiente per le mie esigenze, e posso dedicarmi ai miei hobby. Un lavoro a tempo indeterminato non garantisce più stabilità e successo".
Il professor Koo Jeong-woo, della Sungkyunkwan University, ha spiegato però che il numero di giovani con questo tipo di mentalità aumenterà per via dei pochi posti di lavoro e che, nonostante sia una scelta personale, questa tendenza potrebbe avere un impatto negativo sullo sviluppo economico del Paese.
Cr: Chosun Ilbo
Tr: Ciao Korea