E' una creatura che appare nei racconti orali e nelle leggende della Corea.
Secondo tali racconti, una volpe che vive mille anni si trasforma in un gumiho, come le sue controparti giapponesi e cinesi. Si trasforma liberamente, e, tra le altre cose, anche in una bella ragazza, che spesso cerca di sedurre gli uomini, e mangiarne poi il fegato o il cuore (a seconda della leggenda).
Ci sono numerosi racconti in cui appare il gumiho , molte delle quali si trovano nella Raccolta enciclopedica della letteratura orale coreana.
Originario degli antichi miti cinesi, il gumiho coreano condivide molte somiglianze con i cinesi huli jing e la kitsune giapponese.
Tuttavia, mentre gli huli jing e la kitsune sono spesso figure buone o cattive, il gumiho è quasi sempre trattato come una figura maligna che banchetta con carne umana.
Non è chiaro da quando i coreani hanno iniziato a vedere il gumiho come una creatura puramente maligna, dal momento che molti testi antichi parlarno in modo positivo di questa creatura, infatti anticamente si diceva che il gumiho assisteva gli esseri umani, anzi a volte era l'uomo che ingannava l'innocete gumiho.
Nella letteratura più tarda, il gumiho era spesso raffigurato come una sanguinaria creatura metà volpe e metà uomo che vagava nei cimiteri di notte, strappando i cuori umani dai corpi che erano nelle tombe.
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