giovedì 8 ottobre 2015

[Sport]


Alla scoperta dello Hapkido

Per favorire la divulgazione in Italia dello Hapkido, una nobile arte marziale coreana, Ciao Korea ha pubblicato recentemente un articolo su questa disciplina e ha realizzato un’intervista con uno studente di Hapkido, Gianluca Sacconi,  per conoscere l’esperienza di un italiano che, grazie alla sua passione per le arti marziali, è entrato in contatto durante gli anni della sua formazione con la cultura coreana.

Gianluca vive ad Arezzo e si è recato quattro volte in Corea, vivendo nel paese per circa nove mesi in totale, con l’obiettivo di approfondire la sua conoscenza dello Hapkido a livello tecnico e culturale, tenendo allenamenti riconosciuti dalla Korea Hapkido Federation, la federazione di Hapkido coreana principale.

Praticando da anni il Taekwondo, Gianluca è partito per la Corea del Sud nel 2010 per partecipare a degli allenamenti. E’ stato proprio in quel periodo che l’artista marziale ha scoperto lo Hapkido ed ha iniziato a seguire degli stage in Italia organizzati dal Maestro Antonello Vacca. In seguito, nel 2013, 2014 e 2015 ha svolto diversi allenamenti di Hapkido proprio a Seoul, sotto la guida del Maestro Park Seung-ho.

Gianluca ci ha introdotto questa disciplina spiegandoci che “lo Hapkido è un’arte di tutto rispetto e che rispecchia principi della cultura coreana quali l’armonia, la flessibilità e l’adattamento al cambiamento”.

Perché ha scelto di approfondire gli studi dello Hapkido? “Perché è un’arte marziale completa che garantisce numerosi benefici psicofisici e ti insegna il rispetto e la disciplina, due principi fondamentali dello Hapkido. Come afferma il mio maestro coreano: vi sono molti ostacoli da superare perché praticare quest’arte marziale non è molto semplice, ma più si diventa forti più si diventa umili e compassionevoli verso i più deboli”.

Ma proviamo a conoscere meglio Gianluca e la sua esperienza:

  • Gianluca, come ti sei avvicinato a questa disciplina?
 Nel 2010, durante un viaggio studio a Seoul, ho conosciuto presso la Kukkiwon, la sede mondiale del Taekwondo, il Maestro italiano Antonello Vacca che già praticava ed organizzava degli stage in Italia di Hapkido. Al mio rientro organizzai subito uno stage nella mia città.

  • Quali sono le differenze sostanziali con il Taekwondo?
Non mi piace mettere a confronto due discipline perché si ridurrebbe tutto ad un aspetto di tecnica ed estetico. Tuttavia lo Hapkido rispetto al Taekwondo prevede un bagaglio molto più vasto di tecniche. Attraverso lo Hapkido è possibile allenare tutto il corpo e si cerca di accorciare le distanze con l'avversario per diventare una cosa sola; da qui la parola armonia “Hap”.

  • Cosa potrebbe insegnare ai ragazzi lo Hapkido?
Prima di tutto è un'arte marziale quindi la disciplina, il rispetto e la forza di andare avanti senza gettare la spugna di fronte agli ostacoli che la vita ci presenta. La pratica, oltre a rafforzare il corpo, lo rende più flessibile e in grado di superare molte situazioni.

  • Cosa ti ha trasmesso di positivo quest’arte marziale?
La disciplina ti plasma e ti rende più morbido, l'obiettivo è di non contrapporsi alla forza con la forza quindi anche il carattere lentamente si trasforma. Lo Hapkido mi aiuta a credere che con la perseveranza e la tenacia tutto è possibile.

  • Dal tuo punto di vista, è difficile avvicinarsi a questa disciplina in Italia?
In Italia lo Hapkido non è conosciuto rispetto al Taekwondo ed è difficile trovare validi insegnanti. La disciplina è fantastica ma dipende anche da chi la trasmette.

  •  Qual è il tuo rapporto con la Corea e la sua cultura? 
Sono stato in Corea quattro volte con soggiorni di tre mesi. Durante i miei soggiorni sono stato sempre bene e apprezzo molto i coreani che si distinguono per onestà e pacatezza. Di recente ho iniziato a studiare lo Hangul, l’alfabeto coreano, ed il mio obiettivo è di trasmettere tramite la mia associazione oltre che lo Hapkido anche la cultura coreana.

  • Infine, vuoi ringraziare qualcuno che ritieni sia stato fondamentale per la tua formazione?

Ringrazio i miei maestri per la loro umiltà e pazienza, M. PARK Seung-ho e M. Antonello Vacca.

Anche noi di Ciao Korea desideriamo ringraziare Gianluca per aver gentilmente accettato di partecipare alla nostra intervista e ci auguriamo che sempre un maggior numero di persone possano avvicinarsi allo Hapkido e conoscere nuovi aspetti della cultura coreana.  


Art: Ciao Korea






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