Le misure, che entreranno in vigore il prossimo anno, derivano dai reclami dei consumatori riguardo alcune marche di salviette che contengono sostanze chimiche potenzialmente dannose alla salute.
Secondo il Ministero del Commercio, dell'Industria e dell'Energia, i produttori di shampoo, ad esempio, dovranno fornire un elenco di sostanze tossiche, le quantità previste, i possibili effetti collaterali e le avvertenze riguardanti l'uso di tali prodotti. Tali etichette non sono attualmente obbligatorie.
Il ministero ha anche fatto sapere che il governo rilascerà una lista di sostanze altamente pericolose che dovranno essere vietate, e, per quelle meno tossiche, il governo porrà un limite sulla quantità in ogni prodotto. Queste regole saranno necessarie per tutti i prodotti detergenti e deodoranti.
Per quanto riguarda le salviette, il governo imporrà requisiti di sicurezza più severi per il processo di fabbricazione. Inoltre, i produttori saranno tenuti a dichiarare sui prodotti i possibili effetti collaterali.
Il contenuto dei prodotti per la pulizia e dei deodoranti sarà sotto la supervisione del Ministero dell'Ambiente, mentre le salviette saranno monitorate dal Ministero del "Food and Drug Safety". Attualmente, è solo il Ministero del Commercio a supervisionare le misure di sicurezza per tutti questi prodotti.
Le misure sono la conseguenza degli scandali sulla sicurezza delle salviette e degli umidificatori.
Domenica scorsa, la "Korean Agency for Technology and Standards" ha pubblicato i risultati dei test di sicurezza sulle salviette, affermando che tutte le marche in circolazione nel mercato interno contengono una piccola quantità di bromuro di cetrimonio, un agente antisettico potenzialmente pericoloso per la salute umana in caso vi ci si trovi a contatto in grande quantità e per tempo prolungato. L'ispezione è stata effettuata in seguito ai reclami dei consumatori nel mese di settembre riguardo la quantità eccessiva del bromuro di cetrimonio.
Separatamente, i parenti di coloro che sono stati vittime di una sostanza tossica proveniente dagli umidificatori hanno intentato una causa contro i produttori e il governo, e il processo avrà inizio il 4 Dicembre.
Lo scandalo risale al 2011, quando si è scoperto che un umidificatore ha svolto un ruolo significativo nella morte di un paziente con insufficienza polmonare. La famiglia della vittima sostiene che la società ha omesso di menzionare i possibili effetti collaterali di una sostanza tossica del prodotto. Essa, infatti, è nota per essere letale per i polmoni se inalata.
Cr: Kim Se-jeong, KoreaTimes
Tr: Ciao Korea