Il Presidente Park Geun-hye ieri ha ordinato ai militari della Corea del Sud di rispondere contro ogni attacco della Corea del Nord senza soffermarsi sulle considerazioni politiche.
Il Ministero della Difesa Nazionale ha informato ieri il Presidente Park sulle attività di quest'anno. Nel suo discorso di apertura, Park ha sollevato il problema delle minacce recenti da parte della Corea del Nord nei confronti del Sud e ha sottolineato l'importanza di una pronta risposta dell’esercito.
"Se una provocazione avviene contro il nostro popolo e paese, non bisogna preoccuparsi dei pareri politici ma rispondere con forza nella fase iniziale della battaglia", ha detto Park. "Nel caso di una provocazione a sorpresa dalla Corea del Nord, io, come comandante in capo, mi fido del giudizio dei militari affinché affrontino direttamente il Nord."
Queste dichiarazioni suggeriscono un permesso da parte del presidente di sparare e riferire solo successivamente in caso di un attacco dal Nord.
Le sessione informativa si è svolta ieri mattina presso il Ministero della Difesa Nazionale. I vertici dell’esercito, tra cui il ministro della Difesa Kim Kwan-jin, hanno partecipato alla sessione con gli altri funzionari della Blue House, i funzionari dell'amministrazione e i legislatori della Commissione di Difesa Nazionale dell’Assemblea Nazionale.
Park ha chiesto ai militari di prestare particolare attenzione alla sicurezza dei sudcoreani che lavorano presso il complesso industriale di Kaesong. Pyongyang ha minacciato sabato di eliminare il progetto inter-coreano, attraverso il quale ha guadagnato circa 80 milioni di dollari soltanto nel 2012. E’ l'ultimo esempio rimasto di cooperazione tra le due Coree, che però si è svolto ieri come sempre.
"Le capacità di ricognizione delle forze armate sarà rafforzata", il ministro della Difesa Kim è stato citato in una dichiarazione del ministero alla stampa: "Creeremo una strategia preventiva di deterrenza e un sistema di attacco per inabilitare le minacce nucleari e missilistiche del Nord nella fase iniziale."
Una strategia di deterrenza preventiva è più aggressiva rispetto alla "strategia attiva" attualmente in vigore. In base al nuovo schema, l'esercito sud-coreano reagirebbe preventivamente all'eventualità, senza consultare le forze statunitensi, esercitando il proprio diritto all'autodifesa.
Il gabinetto dei ministri sta attualmente lavorando sulla strategia di deterrenza preventiva, che include appunto attacchi preventivi. Prima dell'Assemblea Nazionale del 6 Marzo, Jung Seung-jo, capo del gabinetto dei ministri, ha reso chiaro che attacchi preventivi rivolti ai mezzi nucleari nordcoreani sono un modo per esercitare il diritto all'autodifesa e Seoul non necessita il consenso di Washington per attuarli.
Con la nuova strategia, il Sud intende lanciare attacchi preventivi entro trenta minuti dalla rilevazione di segni di un'imminente aggressione da parte del Nord che includa l'utilizzo di armi di distruzione di massa, nucleari incluse.
Il punto saldo della strategia sarà la creazione di una così chiamata "Kill Chain" e il completamento dell'aviazione coreana e del regime di Difesa Missilistica. Una "Kill Chain" si riferisce al dispiegamento di diversi assetti di intelligence, missili, caccia a reazione e imbarcazioni per localizzare, identificare e intercettare i missili del Nord.
I piani militari prevedono inoltre lo schieramento di missili balistici con un raggio superiore ai 500 km e capacità di ricognizione più sofisticate.
Il ministero ha aggiunto che la Corea del Sud e gli Stati Uniti svilupperanno le proprie strategie di deterrenza per affrontare vari scenari della crisi nucleare entro luglio. Diversi piani di azione verranno ideati per combattere le minacce e i fatti.
Il presidente Park è stato informato riguardo i piani militari in risposta agli attacchi cibernetici da parte del Nord. L'esercito recluterà forze per mettere fine alla guerra cibernetica e svilupperà un sistema da utilizzare in casi simili, in accordo con gli Stati Uniti.
Kim ha inoltre riferito al presidente che l'alleanza che dura da ormai sessant'anni con gli Stati Uniti verrà consolidata ancora di più a causa della crescente bellicosità manifestata dalla Corea del Nord. Il ministero ha ancora affermato che essa resterà salda grazie all'accordo che prevede l'unione militare dei due paesi fino al 2015.
Attraverso un meeting della Commissione Militare tra i due paesi ad aprile di quest'anno, Seoul sta cercando un accordo con Washington per la creazione di una struttura di comando che in futuro possa sostituire l'attuale Comando Combinato di Forze Armate Repubblica di Corea-Stati Uniti (in attivo dagli anni '50 e con scadenza nel 2015). In occasione di un Meeting Consultivo di Sicurezza tra Kim e il suo collega statunitense che si terrà ad Ottobre, Seoul richiederà l'approvazione per la nuova struttura di comando congiunto.
credits:
@Ser Myo-ja [myoja@joongang.co.kr]
Trad @CiaoKoreaStaff
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