[Arte] Il Bangasayusang
pubblicata da Ciao Korea il giorno Lunedì 10 settembre 2012 alle ore 13.39 ·
Il Bangasayusang (반가사유상 - letteralmente
"Geumdong Mireuk Bosal Bangasayusan" - Statua del Bodhisattva Maitreya
di Bronzo dorato Pensante) rappresenta quello che si credeva sarebbe
stato il futuro Buddha dopo Shakyamuni nella posa contemplativa
semi-seduta. E’ il Tesoro Nazionale della Corea n.83 ed è considerato il
simbolo della compassione e della salvezza per gli esseri viventi.
Questa statua è considerata una delle più importanti opere del Buddhismo mai prodotte, nonché capolavoro dell’arte coreana, ed è conservata al Museo Nazionale di Corea. Risalirebbe al VII secolo, e studi recenti la collocano nel periodo di Silla, sopratutto per il drappeggio del vestito che ne copre il corpo e per la forma del naso, anche se il corpo liscio e snello fa pensare a delle influenze del periodo Baekje. Tuttavia, non possiamo affermare con precisione a quale periodo realmente appartenga.
La posa contemplativa in cui vediamo la statua (gamba destra incrociata sulla sinistra, mano destra che tocca la guancia e sinistra che riposa sulla gamba) era molto comune nel Buddhismo, un archetipo che si è diffuso dall’India alla Cina e dalla Corea al Giappone.
La figura è perfettamente proporzionata e la sensualità con cui l’abito avvolge il corpo fa pensare che lo scultore avesse dinanzi un modello per l’opera. L’armonia tra la parte superiore e quella inferiore della statua è un esempio della ricerca di realismo e proporzione dello scultore. La figura ha una corona a tre lati molto semplice, a differenza delle altre opere di questo genere che di solito hanno un’elaborata acconciatura o copricapo. Sebbene la posa contemplativa dia un senso di staticità, la posizione in cui si trova contribuisce invece a dare un senso di dinamismo insieme al drappeggio che ne avvolge il corpo e grazie anche alla plasticità del bronzo.
@credits: wikipedia e Digital International Buddhism Organization
Questa statua è considerata una delle più importanti opere del Buddhismo mai prodotte, nonché capolavoro dell’arte coreana, ed è conservata al Museo Nazionale di Corea. Risalirebbe al VII secolo, e studi recenti la collocano nel periodo di Silla, sopratutto per il drappeggio del vestito che ne copre il corpo e per la forma del naso, anche se il corpo liscio e snello fa pensare a delle influenze del periodo Baekje. Tuttavia, non possiamo affermare con precisione a quale periodo realmente appartenga.
La posa contemplativa in cui vediamo la statua (gamba destra incrociata sulla sinistra, mano destra che tocca la guancia e sinistra che riposa sulla gamba) era molto comune nel Buddhismo, un archetipo che si è diffuso dall’India alla Cina e dalla Corea al Giappone.
La figura è perfettamente proporzionata e la sensualità con cui l’abito avvolge il corpo fa pensare che lo scultore avesse dinanzi un modello per l’opera. L’armonia tra la parte superiore e quella inferiore della statua è un esempio della ricerca di realismo e proporzione dello scultore. La figura ha una corona a tre lati molto semplice, a differenza delle altre opere di questo genere che di solito hanno un’elaborata acconciatura o copricapo. Sebbene la posa contemplativa dia un senso di staticità, la posizione in cui si trova contribuisce invece a dare un senso di dinamismo insieme al drappeggio che ne avvolge il corpo e grazie anche alla plasticità del bronzo.
@credits: wikipedia e Digital International Buddhism Organization
Nessun commento:
Posta un commento