mercoledì 12 dicembre 2012
Kim Ki-duk vince il Leone d’oro alla 69° Mostra del Cinema di Venezia con il film “Pietà” [피에타].
Kim Ki Duk vince il Leone d’oro alla 69° Mostra del Cinema di Venezia con il film “Pietà” [피에타].
Il film, dalla sua proiezione, ha registrato consenso di critica e di pubblico.
Crudo e drammatico per i temi affrontati, la pellicola di Kim Ki Duk racconta la storia di uno strozzino che troverà redenzione incontrando la presunta madre.
Durante la premiazione, il regista ha ringraziato in modo piuttosto originale:
“Desidero ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo film, ringrazio anche il festival di Venezia e il pubblico italiano e poi per terzi ma non per ultimi i membri della giuria che hanno voluto darmi questo grandissimo onore. In segno di gratitudine vi canterò una canzone.”
La canzone in questione è “Arirang” ed ecco il motivo della sua scelta:
"Arirang è una canzone che noi coreani cantiamo quando siamo tristi, ma anche quando siamo felici. Parla di una serie di curve che si inseguono, come delle colline. Sono le curve della tristezza e della felicità: è l'andamento della vita".
Immediatamente dopo la premiazione, alla conferenza stampa al Palazzo del Casinò, il regista ha aggiunto:
"La Mostra di Venezia mi ha portato nel mondo occidentale, mi ha reso famoso in tutta Europa e mi ha premiato, quindi grazie! Per quanto riguarda l'influenza futura di questo film sulla mia carriera, spero che possa portare un po' più di attenzione in Corea verso il mio cinema. Non ho mai realizzato un film per denaro; con i miei film mi piacerebbe rappresentare la temperatura del mondo, delle fasi che attraversa. Non sono un regista che ha studiato cinema a scuola, Pietà è costato 100mila dollari. Faccio i miei film con il cuore, il denaro ha poca importanza, ed è con il cuore che sto scrivendo la mia prossima sceneggiatura".
Credit:
[info]: rainews24, rollingstone magazine, varie
[foto]: google
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