Lunedì, centinaia di statue di ragazze che rappresentano le vittime del sistema giapponese di schiavitù sessuale nel periodo di guerra sono state esposte in una piazza al centro di Seoul.
Il Korean Council for the Women Drafted for Military Sexual Slavery by Japan e la Foundation for Justice hanno esposto 500 statue di ragazze, ciascuna piccola come il palmo di una mano, per commemorare la quinta giornata internazionale della memoria per le vittime del sistema di schiavitù sessuale durante il periodo di guerra.
Il numero 500 simboleggia le 239 vittime registrate dal governo sudcoreano, quelle non registrate e il numero delle vittime stimate in Corea del Nord. I nomi delle vittime sono stati incisi su ognuna delle statuette.
La mostra è stata tenuta per 8 ore e 14 minuti, fino alle 16:14.
Il 14 agosto 1991, l'attivista per i diritti umani, adesso defunta, Kim Hak-sun, aveva testimoniato per la prima volta in quanto vittima del sistema di schiavitù sessuale durante l'era coloniale giapponese.
Cr: Yonhap
Tr: Ciao Korea
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