In Corea del Sud, il numero delle cremazioni ha raggiunto l'80%, indicando il cambiamento della cultura dei servizi funerari nel Paese.
Lo scorso anno, la percentuale di persone che hanno optato per la cremazione dei defunti ha superato l'80% per la prima volta, indicando un calo decisivo del numero di sepolture tradizionali.
Secondo le stime provvisorie del Korea Funeral Culture and Policy Institute, pubblicate sabato, delle 275.700 persone decedute nel Paese lo scorso anno, l'80,5% è stato cremato. La percentuale è quattro volte superiore rispetto al 20% registrato nel 1994.
Oltre il 73% delle ceneri è stato poi collocato presso una struttura consacrata, mentre solo il 16% ha subito una sepoltura naturale, un rito funebre che non danneggia l’ambiente e affida direttamente alla terra la decomposizione dei corpi, raccomandato dal governo. Con la sepoltura naturale, i resti sono sepolti nei prati, sotto gli alberi o piante che hanno un significato simbolico, senza essere immessi in un'urna. E' considerato un metodo di sepoltura più sostenibile in quanto crea meno danni ambientali rispetto altri che richiedono invece la realizzazione di un tumulo funerario o un santuario.
Meno del 6% delle persone che hanno optato per la cremazione lo scorso anno, ha scelto un impianto crematorio collettivo, mentre meno del 5% ha sparso le ceneri nel mare, fiumi o montagne.
Cr: Yonhap
Tr: Ciao Korea
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