sabato 28 novembre 2015

[Politica] Il ministro della Giustizia lancia un avvertimento ai manifestanti della prossima protesta. I manifestanti protesteranno ancora contro il programma di governo



Dopo che i gruppi civili hanno annunciato un'altra manifestazione per il 5 dicembre, il ministro della Giustizia Kim Hyun-woon ha promesso di punire duramente coloro che manifesteranno in modo violento.

Il ministro Kim ha rilasciato tale dichiarazione venerdì, presso il Complesso di governo a Gwacheon, a sud di Seoul, promettendo di punire coloro che orchestreranno, istigheranno, o si impegneranno attivamente nella protesta violenta.

Kim ha affermato che: "i raduni violenti ed illegali sono una grave ed esplicita sfida contro le leggi del paese e del suo popolo, che amano la pace".

Egli ha sottolineato che il governo è irremovibile nel voler sradicare a tutti i costi le attività illegali.

Nella dichiarazione, Kim ha anche lanciato un avvertimento diretto a Han Sang-gyun, il capo del KCTU, che ha trovato rifugio presso il tempio buddhista Jogye a Seoul a seguito di una manifestazione tenuta nella capitale il 14 novembre.

Il ministro ha criticato Han per essere fuggito dalla polizia mentre cercava di arrestarlo per aver organizzato la scorsa protesta, definita dal governo illegale. Il ministro ha affermato che istigare persone e pianificare un programma illegale mentre ci si nasconde in una struttura religiosa è "il chiaro esempio di un tentativo di distruzione dello Stato di diritto".

Pur sottolineando che il governo non potrà mai compromettere la sua politica di 'tolleranza zero' contro l'illegalità, Kim ha anche avvertito che saranno rintracciati e puniti coloro i quali aiuteranno Han a fuggire o incoraggeranno azioni illegali.

Per quanto riguarda la volontà del governo e del partito Saenuri di vietare ai manifestanti di indossare qualsiasi tipo di maschere durante le proteste, il ministro Kim ha affermato che sarà punito severamente chi indosserà una maschera durante la protesta, anche prima che la legge passi dall'Assemblea Nazionale, provando ad utilizzare la legge in vigore.

Nella scorsa protesta, organizzata da gruppi civili, operai e agricoltori e manifestanti hanno protestato contro il governo della presidente Park Geun-hye, le sue politiche del lavoro e la decisione di introdurre nelle scuole medie e superiori libri di storia rilasciati dallo stato a partire dal 2017.

Durante la manifestazione, Baek Nam-gi, un agricoltore di 69 anni, è caduto sbattendo la testa a causa del forte gettito degli idranti della polizia nei pressi di City Hall, ha dichiarato Cho Byung-ok, segretario generale della Korea Peasants League, un attivista che rappresenta gli agricoltori.

Han, il presidente del KCTU, aveva dichiarato: "se i legislatori hanno in programma di promulgare il disegno di legge che peggiorerà le condizioni di lavoro, noi risponderemo con uno sciopero generale, che si terrà probabilmente ai primi di dicembre".

I manifestanti hanno denunciato che i libri di storia che lo stato vorrebbe rilasciare sarebbero politicamente pilotati e potrebbero tentare di coprire in qualche modo la storia delle dittature che hanno preceduto la transizione della Corea del Sud verso la democrazia nel 1980. Inoltre, i guppi di lavoratori denunciano i tentativi del governo di cambiare le leggi sul lavoro per consentire una maggiore libertà alle imprese di licenziare i lavoratori, che secondo i politici sarebbe fondamentale se si punta al miglioramento del mercato del lavoro per i giovani.

Cr: Yonhap
Tr: Ciao Korea

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