mercoledì 23 aprile 2014
{Cronaca}
Le indagini rivelano incongruenze nelle testimonianze
Nella giornata di mercoledì, gli investigatori hanno preso in custodia altri tre membri dell'equipaggio del Sewol per non aver messo in atto le misure di sicurezza per i passeggeri della nave ed essere scappati durante l'affondamento.
Dei quindici membri che sono direttamente coinvolti, undici sono attualmente in custodia e quattro sono sotto inchiesta in qualità di sospetti.
Nel frattempo il numero delle vittime confermate continua a salire, all'interno del relitto nella prima mattinata di oggi sono stati ritrovati oltre venti corpi, prima che i lavori venissero stoppati a causa delle correnti.
Col procedere delle indagini, si scoprono sempre più irregolarità riguardo le varie operazioni e vengono alla luce anche i racconti dell'equipaggio sopravvissuto.
La pretesa che la situazione fosse peggiorata al punto che l'equipaggio fosse impossibilitato a rilasciare le scialuppe di salvataggio nonostante il tentativo di farlo, appare falsa. Le foto scattate dalla guardia costiera durante il primo tentativo di soccorso mostra un ufficiale della stessa che rilascia due scialuppe in mare.
Il capitano Lee Joon Seok, inoltre, sostiene di aver dato l'ordine di abbandonare la nave. I quattro membri dell'equipaggio hanno rivelato alle autorità che il capitano ha dato tale ordine, ciò in totale contraddizione con la versione dei passeggeri sopravvissuti, i quali sostengono che era stato loro detto di restare nelle proprie cabine.
A peggiorare la situazione, pare che il Sewol sia partito nonostante la compagnia Cheonghaejin Marine Co. e alcuni membri dello staff fossero al corrente di alcuni problemi nel sistema di manovra.
Alcuni documenti in possesso di network locali mostrerebbero che il capitano della nave aveva fatto richiesta per la riparazione del meccanismo di manovra il 1 aprile. In ogni caso, il fornitore del servizio di manutenzione della Cheonghaejin Marine Co. sostiene di non aver effettuato alcuna riparazione, e di non aver alcun contratto in merito.
Dopo aver riscontrato difetti strutturali nel Sewol, le indagini si sono estese alla Korean Resister of Shipping, il cui compito è quello di testare la capacità di riguadagnare equilibrio della nave.
Da quando la nave si è inabissata, post online e messaggi si sono diffusi per opera di persone che sostenevano di essere intrappolate nella nave, altri invece sostenevano che l'incidente fosse stato causato da un sottomarino delle forze navali. La polizia è intervenuta anche in questi casi, interrogando quindici sospetti che si pensa siano responsabili di tali azioni.
Inoltre, la ventiseienne che accusava la guardia costiera di aver detto ai sommozzatori civili di "perdere tempo" è stata arrestata con l'accusa di diffamazione.
cr: The Korea Herald
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento