Oggi il governo sud coreano ha insistito con Pyongyang affinchè quest'ultima offra una garanzia solida sul fatto che il parco di lavoro congiunto non chiuderà di nuovo in futuro, segno che Seoul non transigerà su questo punto.
Il Ministro per l'Unificazione, in carica nella gestione delle relazioni, ha parlato delle richieste fatte al Nord per cambiare la sua prospettiva e dei provvedimenti legali che il Sud sta prendendo per proteggere gli interessi economici di Kaesong. Durante l'ultimo meeting che si è tenuto, quarto da quando sono iniziate le trattative, entrambe le parti hanno continuato a portare avanti le loro richieste, di cui non si conoscono ancora tutti i dettagli.
La Corea del Nord ha richiesto, tra le altre cose, una immediata ripresa delle operazioni nella zona industriale, mentre la Corea del Sud insiste sulla richiesta di garanzie contro una nuova possibile sospensione per la quale, ciascuna parte incolpa l'altra. La speranza è che ambo le parti possano discutere in maniera chiara e pacifica per giungere a risultati che convengano a tutti.
Il Nord comunque, continua ad incolpare il Sud per la chiusura, e si è mostrato riluttante nell'accettare le richieste, dicendo addirittura che la sua controparte non è sincera nel voler risolvere la situazione.
Se non si giunge subito ad un compromesso, la situazione potrebbe entrare in una fase di stallo, e avere un impatto anche sulle relazioni al confine.
@credits: Yonhap News, yonngong@yna.co.kr
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