Il ministero degli Esteri del Laos ha giustificato il rimpatrio dei giovani fuggitivi nordcoreani, sostenendo che non può riconoscere l'asilo politico ai minori.
Martedì, in un'intervista con lo Yonhap News Agency nella capitale del Laos, Vientiane, l'ufficio delle pubbliche relazioni del ministero degli Esteri del Laos ha riferito che due sudcoreani hanno attraversato il confine per entrare nel Laos con alcuni giovani nordcoreani, chiamando l'atto un "traffico di esseri umani".
Il funzionario ha aggiunto che la Corea del Nord non ha esercitato influenza politica sulla questione del rimpatrio e anche le relazioni tra Pyongyang-Vientiane non hanno influenzato sulla decisione.
Un ufficiale e gli esperti del governo sudcoreano hanno detto che la posizione del governo laotiano sulla questione non è in linea con la Convenzione dei diritti dei minori delle Nazioni Unite.
Un funzionario del ministero degli Esteri ha anche sottolineato che non ci sarebbe stato nessun problema se i nordcoreani fossero stati portati in Corea del Sud e sarebbero stati considerati rifugiati "sur place" o persone che sono diventate rifugiati dopo aver lasciato il loro paese di origine.
A Seoul, il portavoce del ministero degli Esteri Cho Tae-young ha riferito martedì che il governo sudcoreano chiede con forza alla Corea del Nord la garanzia di sicurezza dei nove fuggitivi rimpatriati.
Ha detto che il governo solleverà la questione dei fuggitivi nordcoreani in una riunione sui diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra mercoledì mattina (ora coreana).
E' stato riferito che i nove giovani nordcoreani sono detenuti in un albergo vicino a Pyongyang.
cr: KBS WORLD
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