Le case tradizionali coreane, chiamate hanok, restarono relativamente invariate dal periodo dei Tre Regni al tardo periodo Joseon (1392-1910).
Queste abitazioni erano costruite senza chiodi, ma assemblate con tasselli di legno.
Le case delle classi superiori erano formate da più edifici separati, uno per le donne e i bambini, uno per gli uomini della famiglia e i loro ospiti, e un altro per la servitù, il tutto circondato da un muro. Sul retro della casa veniva costruito il tempietto per gli antenati della famiglia e , a volte, di fronte alla casa e fuori dal muro, veniva creato uno stagno di loti.
Le abitazioni venivano riscaldate tramite un particolare sistema coreano di riscaldamento che si diramava sotto il pavimento, chiamato 'ondol' . Il fumo e il calore prodotti dai fornelli della cucina, che era posta più in basso, venivano incanalati in condotti costruiti sotto il pavimento. Nelle regioni meridionali, più temperate, veniva usato sia l'ondol, che i pavimenti di legno. I principali materiali usati nelle case tradizionali erano l'argilla, il legno e le tegole del tetto erano nere scanalate in terracotta, chiamate 'giwa'.
A partire dagli anni Sessanta, lo stile delle abitazioni coreane iniziò a cambiare con la costruzione di edifici in stile occidentale, ma il sistema 'ondol' è rimasto popolare con tubi di acqua calda che hanno sostituito i condotti per i fumi sotto il
pavimento.
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