Vi abbiamo parlato dello sciopero indetto dai tassisti coreani poco fa, andiamo a vedere nei dettagli quali sono le circostanze generali di tale protesta.
Il Presidente Lee Myung-bak ha infatti posto il veto su una legge passata dall'Assemblea Nazionale che classificherebbe i taxi come un mezzo di trasporto pubblico. In seguito a un accordo del Gabinetto che ha deciso di rifiutare la proposta di legge, il Presidente ha annunciato ufficialmente la decisione. Ora, la così detta "taxi bill" sarà rinviata all'Assemblea Nazionale che dovrà rivedere i parametri per il sussidio statale che dovrebbe supportare l'industria dei taxi.
Il Presidente ha inoltre spiegato il motivo di tale decisione, dicendo che la legge è una misura senza precedenti, che non si conforma alle norme internazionali e non si trova un corrispettivo di tale legge in nessun altro Stato al mondo suggerendo però che ci sono molti altri modi per aiutare i tassisti.
Già prima durante la giornata era stato spiegato dal Ministro Yim Jong-yong che l'amministrazione ha preso questa decisione spiegando che i taxi non possono essere inclusi nella categoria dei trascporti pubblici che è invece riservata ai trasporti di massa. Ha sottolineato inoltre che anche le compagnie aree e i traghetti non sono considerati mezzi di trasporto pubblico.
In ogni caso, alla luce delle condizioni precarie in cui versa l'industria dei taxi, Yim ha dichiarato che l'amministrazione sta già pensando a delle alternative per supportare l'industria da parte dello Stato.
Nessun commento:
Posta un commento