Il numero di persone che lavorano solo due o tre ore al giorno in Corea del Sud è salito rapidamente. Gli esperti attribuiscono l'aumento di tale fenomeno alla promozione del lavoro flessibile da parte del governo e alla crisi economica.
In Corea del Sud, il numero di persone che lavorano solo due o tre ore al giorno, per tre a quattro volte a settimana, è il più alto degli ultimi cinque anni.
Lunedì, secondo i dati sui dipendenti raccolti nel terzo trimestre da parte di Statistics Korea, il numero di persone che lavorano un massimo di 17 ore a settimana è stato registrato a 1,34 milioni, 90 mila più alto rispetto al terzo trimestre del 2011.
Anche il ritmo di crescita è salito rapidamente. Negli ultimi due trimestri, il numero di persone che lavora è aumentato di circa l'1%, ma il numero degli occupati che lavorano in orari ultra ridotti e flessibili è cresciuto tra il 4 il 7 per cento.
Il motivo per il forte aumento è da attribuire all'aumento del numero di posti di lavoro che prevedono ore lavorative flessibili.
Il governo ha promosso il lavoro flessibile per creare maggiori opportunità di lavoro per le donne che smettono di lavorare a causa del matrimonio o della cura dei figli.
Gli analisti dicono che un rallentamento dell'economia ha contribuito anche alla crescita dei lavoratori a tempo determinato, dal momento che le imprese preferiscono non assumere lavoratori a tempo indeterminato.
In realtà, il numero di dipendenti che lavorano in orari ultra ridotti è salito tra il 1988 e il 1989, durante la crisi finanziaria asiatica, e tra il 2009 e il 2010 a seguito degli sconvolgimenti della crisi finanziaria a livello globale.
Gli esperti suggeriscono di migliorare le condizioni dei lavori part-time, per stimolare l'economia e un'espansione degli investimenti, dal momento che molte posizioni peccano di qualità e non portano benefici a livello sociale.
Cr: Yonhap
Tr: Ciao Korea
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