venerdì 29 gennaio 2016

[Attualità]



Gil Won-ok e Kim Bok-dong, due delle vittime del sistema di schiavitù sessuale del Giappone durante la seconda guerra mondiale, hanno partecipato ad una conferenza stampa a Seoul, annunciando di aver inviato una petizione alle Nazioni Unite.

Le donne hanno chiesto all'ONU di determinare la legittimità dell'accordo tra la Corea del Sud e il Giappone per risolvere le questioni relative alle vittime di tale sistema. Lo scorso mese i due paesi hanno concluso un compromesso che, in attesa che Tokyo porti a termine le sue promesse, avrebbe chiuso definitivamente la questione delle "donne di conforto". Una delle promesse del Giappone è quella di istituire un fondo di sostegno per le vittime. Gli storici stimano che più di 200.000 donne, per lo più coreane, siano state costrette al sistema di schiavitù sessuale per i soldati giapponesi durante la guerra. Molte delle vittime, tuttavia, hanno respinto l'accordo del governo con il Giappone, affermando che il paese non si sia davvero pentito del crimine commesso.

Cr: Yonhap
Tr: Ciao Korea

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