giovedì 4 dicembre 2014
[Attualità] Molte segnalazioni di abusi fisici alle reclute delle caserme: i casi di nonnismo, bullismo e cattiva disciplina sono aumentati.
Già nel mese di Giugno, un sergente di 23 anni ha ucciso cinque dei suoi compagni con una furiosa sparatoria, mentre nel mese di Ottobre, un ragazzo di 22 anni, che serviva nella squadra medica, è morto a seguito di abusi fisici e nonnismo da parte dei suoi compagni più anziani.
Non è difficile pensare che la sfiducia dei cittadini coreani riguardo il servizio militare abbia ormai raggiunto il picco, considerate le incessanti notizie di violenza e suicidi durante tale periodo. Secondo i dati diffusi dal parlamentare del partito Saenuri, Kim Jae-won, infatti, il numero di casi di violenza che hanno messo a repentaglio la vita delle reclute è triplicato nel corso degli ultimi cinque anni. Ben 821 sono le reclute uccise dal 2004 fino all'agosto di quest'anno, e il numero sta aumentando: da 72,6 in media annua dal 2004 al 2008, a 82,2 dal 2009 al 2013. In più, il numero delle reclute che necessitano di cure psichiatriche presso gli ospedali militari è arrivato a 38.281 lo scorso anno; è la prima volta che la cifra ha superato la soglia dei 30.000, registrata nel 2009.
Gli esperti ora chiedono una adeguata attenzione ai giovani costretti per legge a prestare servizio militare e una revisione della vecchia cultura di nonnismo che purtroppo persiste ancora nelle caserme.
Cr: Chosunilbo
Foto: Yonhap
Tr: Ciao Korea
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