martedì 7 ottobre 2014

[Politica] Un inviato speciale delle delle Nazioni Unite, Mutuma Ruteere, ha allertato le autorità della Corea del Sud per la presenza di gravi casi di razzismo nella nazione, chiedendo loro di affrontare il problema.



In una conferenza stampa a Seoul, Ruteere ha detto che è inutile confrontare la Corea del Sud con altri paesi in termini di razzismo, ma sono evidenti casi gravi nel paese.
Dopo una ricerca durata una settimana sul razzismo in Corea del Sud, l'inviato speciale delle Nazioni Unite ha osservato che il paese ha compiuto progressi significativi nel ridurre il razzismo e la xenofobia alla luce della sua lunga storia di omogeneità razziale e culturale.
Egli, tuttavia, ha sollevato il problema con la nozione limitata di multiculturalismo; ha evidenziato che la politica della Corea del Sud sulle famiglie multiculturali è limitata alle donne straniere sposate con uomini coreani. Ha notato che un matrimonio tra due immigrati non è considerabile "famiglia multiculturale", che non ci sono politiche rilevanti e che vengono diffuse varie immagini negative dai media coreani su queste famiglie.
Ruteere è arrivato in Corea il 29 settembre per condurre delle indagini riguardo il razzismo, la discriminazione razziale del paese e la xenofobia.
Ha in programma di presentare una relazione sui risultati delle ispezioni il prossimo anno al Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite.

Ruteere è il primo inviato speciale dell'ONU impegnato nella lotta al razzismo e alla discriminazione razziale a visitare la Corea del Sud.


cr: Yonhap

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