venerdì 10 ottobre 2014

[Cronaca] Il capitano di una nave da pesca cinese è morto dopo un scontro con la Guardia Costiera sudcoreana




Il capitano di una nave cinese, che pescava illegalmente nelle acque della Corea del Sud, è morto in un ospedale dopo essere stato ferito dallo sparo di un'arma da fuoco durante una colluttazione con la Guardia Costiera.

L'Ufficio di Polizia di Mokpo nella provincia del Sud Jeolla ha dichiarato che venerdì la Guardia Costiera stava inseguendo la nave cinese di 80 tonnellate, a 144 km ad ovest dall'isola Wangdeung nella contea Buan della provincia del Nord Jeolla, alle 08:30 circa (ora locale).

La polizia ha dichiarato che il capitano quarantenne si è lamentato di forti dolori allo stomaco e aveva difficoltà a respirare durante lo scontro. Il capitano è stato portato all'ospedale di Mokpo Hankook, dove è stato dichiarato morto alle 11:10 circa.

L'ospedale ha fatto sapere di aver trovato un proiettile di 1,7 centimetri nel corpo del capitano cinese. Dopo essere penetrato dal lato sinistro della schiena, il proiettile si è fermato nell'addome. Ciò gli ha creato una grave emorragia interna in quanto il proiettile è penetrato anche nel polmone e nel fegato.

La Guardia Costiera ha dichiarato che mentre stava sequestrando una nave cinese, altre navi cinesi hanno protestato con aria di sfida, provocando una rissa contro le forze speciali della Guardia Costiera.

Un totale di 100 marinai, tra cui quelli appartenenti alla flotta di quattro navi e 20 marinai della nave cinese sequestrata, hanno partecipato allo scontro contro i 12 membri delle forze speciali della Guardia Costiera.

Tre membri delle forze speciali hanno sparato tre colpi a salve e otto proiettili durante lo scontro. La Guardia Costiera ha dichiarato che ha usato armi da fuoco secondo la sua linea guida.

cr: Yonhap
cr foto: Yonhap

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