Domenica scorsa, l'UNESCO ha riconosciuto le tecniche di costruzione e il valore culturale di Namhansanseong come patrimonio mondiale. Con l'aggiunta della fortezza di montagna, la Corea del Sud ora detiene undici siti nella lista dell'UNESCO.
Il mondo ha riconosciuto il valore storico di Namhansanseong, antica fortezza di montagna alla periferia sud-est di Seoul.
Il comitato del patrimonio mondiale dell'UNESCO ha deciso domenica di riconoscere come Patrimonio dell'Umanità Namhansanseong, durante la sua 38a sessione a Doha, in Qatar.
L'UNESCO ha notato che Namhansanseong è un patrimonio militare che mostra le tecniche di pianificazione urbanistica e l'architettura militare del nord-est asiatico.
La fortezza di montagna è stata anche elogiata per la sua posizione geografica ottimale e per essere stata ben conservata.
L'UNESCO ha apprezzato anche le differenti tecniche costruttive di diverse epoche della struttura in quanto è stata sviluppata nel corso di secoli sulle rovine di un castello del VII secolo.
Il comitato ha affermato che Namhansanseong "incarna una sintesi dei concetti di ingegneria militare difensiva del periodo, sulla base di influenze cinesi e giapponesi e dei cambiamenti nell'arte della fortificazione in seguito all'introduzione delle armi da fuoco".
Namhansanseong è l'undicesimo sito della Corea del Sud sulla lista dei patrimoni mondiali dell'UNESCO, insieme alla Grotta Seokguram, il Tempio Bulguksa e Changdeok. Compresi i siti del nord, la penisola coreana dispone un totale di 14 siti nella lista.
cr: Yonhap
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