giovedì 13 febbraio 2014
[Attualità]
Le vittime di schiavitù sessuale coreane durante la guerra hanno tenuto la loro protesta settimanale (ogni mercoledì) anche durante la visita in Corea del Sud dall'ex Primo Ministro giapponese Tomiichi Murayama.
Yoon Mi-yang, leader del Consiglio Coreano delle donne schiave sessuali per i militari giapponesi, ha detto durante la protesta che gli atti eroici di una singola persona non possono risolvere il problema delle ex schiave sessuali, conosciute come "donne di conforto".
Yoon ha chiesto perciò una partecipazione più forte da parte dei cittadini coreani e la comunità internazionale per affrontare la questione.
L'ex primo ministro giapponese Murayama è stato una di quelle persone ad aver richiamato il Giappone ad assumersi le proprie responsabilità riguardo il problema, nel periodo in cui ha guidato il partito socialdemocratico, ma ha poi spostato la sua posizione rifiutandosi di compensare le donne di conforto una volta diventato Primo Ministro.
Yoon ha sottolineato che Murayama ha detto che il governo giapponese non può fornire un risarcimento legale alle vittime della schiavitù sessuale e vorrebbe risolvere il problema attraverso donazioni dei cittadini giapponesi. Yoon ha detto che le vittime non vogliono soldi e l'affermazione di Murayama ha profondamente ferito la società coreana.
cr: Yonhap
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