Il monumento è una replica di quello che si trova davanti all'Ambasciata giapponese a Seoul, e il primo di questo tipo all'estero. Nonostante le proteste da parte del Giappone, il governo cittadino ha sistemato il terreno per la statua, che è un modo per spingere i giapponesi a scusarsi e ricompensare le vittime di tali atti di guerra. Fino a questo momento, il Giappone non ha fatto grandi passi in questo senso, negando i fatti storici. La stima fatta si aggira intorno a più di 200,000 donne asiatiche, per la maggior parte coreane, costrette a fare da schiave per i soldati giapponesi al fronte.
@credits: Yonhap News
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