sabato 18 maggio 2013

Un tuffo nel passato attraverso le opere dei Maestri provenienti dal Paese del calmo mattino "Maestri artigiani della Corea. Capolavori da Seoul" (15 maggio-14 luglio 2013)



A partire dal 15 maggio fino al 14 luglio, presso il Museo Nazionale d’Arte Orientale ‘Giuseppe Tucci’ si terrà la mostra “Maestri artigiani della Corea. Capolavori da Seoul”, creata in collaborazione con il Ministero della Cultura, dello Sport e del Turismo, il Comune di Seoul, l’Associazione del Patrimonio Culturale Intangibile di Seoul. Inoltre, riconoscendole grande valore, ha ottenuto anche il patrocinio dell’Ambasciata di Corea in Italia. 
La mostra espone ai suoi visitatori opere di diversi settori dell’artigianato artistico contemporaneo della Corea e segue le scorse e interessanti esposizioni dedicate la prima alla pittura (2008: Pini di Corea) la seconda al céladon, una delle principali produzioni di ceramica coreana (2009: Il Fascino del Verde: continuità e innovazione nei céladon della città di Gangjin) e la terza all’arte dell’annodatura (2009: Nodi che ammaliano. Ornamenti del Costume Femminile Tradizionale Coreano).

La presente mostra, ancor più delle precedenti, esprime quanto sia importante per la Corea del Sud mantener vive le tradizioni e il senso del passato, nonostante l’elevato processo di industrializzazione che caratterizza questo Paese.

“Il patrimonio culturale immateriale di una nazione è una risorsa inestimabile, per un futuro che sappia riconoscere e valorizzare la creatività e diversità culturali , nel destino comune dell’umanità” sono state le parole dell’Ambasciatore della Repubblica di Corea in Italia Young-Seok Kim che hanno espresso l’impegno della Corea del Sud di perseguire l’obiettivo di tutelare non solo le forme artistiche, ma di rendere omaggio anche ai Maestri, gli unici che possono insegnare alle nuove generazioni le antiche arti. 

I manufatti in esposizione sono più di settanta e sono stati realizzati da ventitré maestri artigiani, sei dei quali donne, tutti ufficialmente riconosciuti tra i maggiori esponenti dell’artigianato artistico dalla Corea del Sud.

Le opere esposte sono state create attraverso la raffinata arte tessile, la creativa pittura popolare e la antica lavorazione della lacca e del metallo. 

Attraverso queste diverse tecniche di lavorazione e la loro raffinata esecuzione, le opere prendono vita sia da materiali come la paglia o la ceramica, sia dalle preziose seta e madreperla.

L’artigianato artistico coreano tradizionale viene mostrato attraverso oggetti d’arredamento per l’abitazione tradizionale come armadi guardaroba e cassapanche, ma vi sono anche preziosi strumenti musicali, coloratissimi abiti, gioielli e contenitori di ogni forma e tipologia. 
In una sala adiacente a quelle in cui si tiene la mostra è possibile dare un’occhiata alle statuine buddhiste in bronzo e le ceramiche antiche delle collezioni del Museo che, con il prezioso sostegno della Korea Foundation, sono esposte in modo permanente dal 2010, in un’area del museo tutta dedicata all’archeologia e all’arte coreane.
Al termine della mostra le opere torneranno in patria fino alla prossima mostra in un altro Paese. 



La sala delle conferenze era gremita di gente e un caloroso benvenuto ha dato il via all’inaugurazione della mostra in cui erano presenti i fautori dei lavori esposti nelle sale del Museo Nazionale d’Arte Orientale ‘Giuseppe Tucci e l’ambasciatore Young-Seok Kim.

Le artiste vestite dagli sgargianti e coloratissimi Hanbok e gli artisti, con abiti più scuri, visibilmente emozionati, hanno salutato il pubblico con profondi inchini.

L’ambasciatore ha espresso il suo più caloroso augurio di successo al Museo Nazionale d’Arte Orientale e alla Associazione del Patrimonio Culturale Intangibile di Seoul, ringraziando loro per aver contribuito alla realizzazione di un così importante evento, confermando il forte legame d’autentica amicizia tra la Corea del Sud e l’Italia. Ha sottolineato che la trasmissione della ricca tradizione coreana è un impegno costante che tenta di preservare le radici di una cultura proiettata, come pochi altri, sulla frontiera dell’innovazione tecnologica e la crescita, ma allo stesso tempo, che mantiene un’attenzione devota alla sua antichissima tradizione. A conferma di ciò, in Corea il merito artistico non è conferito solo all’oggetto realizzato ma a anche a colui che ne è fautore, riconoscendo a quest’ultimo il titolo di “tesoro vivente intangibile”.

Al termine della conferenza, professori, professionisti del settore, giornalisti, studenti e semplici appassionati hanno iniziato la loro visita della mostra attraversando le ricche sale dello storico museo.

Shin Jung-Hyun, Shon Da-Hyun, Kim Hwan Kyung, Hong Dong Hwa, Jung Byung-Ho, Park Kwang-Hoon, Kim Eun, Kim Eun Young, Jeung Myung-Chae, Han Soon-Ja, Lee Joung-Hoon, Kim Man-Hee, Kwon Mu-Seok, Kim Chang-Sik, Shim Yong-Sik, Kim Bok-Gon, Choi Hun-Yu, Bae Yo-Seop, Yang Yong-Ho, Choi Gyo-Jun, Eom Ik-Pyeong, Kwon Hee-Ja, Lee Seong-Ja, Park Hyun-Sook sono i nomi dei 23 maestri protagonisti di questa affascinante mostra che vede come tema principale l’antico artigianato coreano, riportandoci indietro nel tempo. 

I maestri trasmettono attraverso le loro opere il sapere degli antichi artigiani ricreando perfette riproduzioni di abiti, gioielli, strumenti musicali, dipinti e oggettistica di ogni tipo di secoli fa.

Con gli occhi ammaliati da questi splendidi manufatti, abbiamo potuto osservare i grandi risultati del duro lavoro dei “tesori viventi intangibili” che hanno dedicato la loro vita a queste antiche arti, consegnandole alle nuove generazioni attraverso i loro preziosi insegnamenti.

Visibilmente affascinati da alcuni preziosi monili in esposizione, siamo stati fermati da un arzillo vecchietto sudcoreano, mastro orafo, artefice di quei capolavori.

Egli sta trasmettendo ai giovani il lavoro dell’antico artigiano dell’argento, chiamato in coreano baek-um (oro bianco).

Ci ha spiegato che secondo un’opera coreana del 1460, alla corte era designato un eunjang (artigiano dell’argento), cui veniva concesso di lavorare in un eunbang ovvero in un laboratorio ufficiale. L’argento veniva utilizzato non solo per la realizzazione di monili femminili come collane, anelli e altri gioielli, ma serviva anche a impreziosire bacchette, cucchiai e recipienti vari.

L’artigiano era in grado di usare varie tecniche come la fusione, la saldatura, il ritaglio, l’incisione, l’intarsio, il casello, ecc. Tra i motivi decorativi principali vi erano tartarughe, fenici, cervi, pipistrelli, pavoni, anatre mandarine e fiori di loto, simboli di longevità e virtù. 

All’inaugurazione della mostra, erano presenti diverse famiglie coreane residenti a Roma che ci hanno mostrato il loro entusiasmo e orgoglio nazionale accompagnandoci per le sale del museo e parlandoci del loro Paese. 

Non solo! La mostra, aperta al pubblico fino al 14 luglio, ha attirato molte famiglie ma soprattutto giovani italiani che, attraverso il mondo dell’intrattenimento sudcoreano, si sono avvicinati e talvolta appassionati a questa antica e affascinante cultura. 

Secondo quanto ci ha riferito la dott.ssa Maria Luisa Giorgi, dirigente del Museo Nazionale d'Arte Orientale di Roma, attraverso questo evento, è stato particolarmente evidente quanto la cultura sudcoreana stia attirando sempre più interesse e partecipazione degli italiani.



Infine, il nostro staff ringrazia fortemente le organizzatrici di questa mostra: Yea Kyung (Micaela) Jeong (Presidente dell'Associazione Korean Art in Europe) e Maria Luisa Giorgi (Storico dell'arte, Direttore Coordinatore, Museo Nazionale d'Arte Orientale di Roma), che gentilmente e con grande professionalità e disponibilità hanno risposto a tutte le nostre domande.



A tutti gli appassionati e non, il 14 luglio sarà l’ultimo giorno in cui sarà possibile visitare la mostra, dunque accorrete numerosi!!! 



Organizzazione: Yea Kyung (Micaela) Jeong, Maria Luisa Giorgi

Allestimento: Maria Luisa Giorgi, Rosanna Rosicarello, con la collaborazione di Filippo Comisi (Associazione Culturale Vidy?, Arti e Culture dell’Asia)

Conservazione: Rosanna Rosicarello

Servizio Didattico e Comunicazione: Gabriella Manna

Ufficio Tecnico: Anna Maria Fossa, Enrico Tron, Lorenza Campanella

Segreteria e Ufficio Stampa: Paola D’Amore, con la collaborazione di Heleda Campi, Caterina Paola Venditti, Laura Carlini, Enza Restivo



Viste guidate a cura dell’Associazione Culturale Vidy?, Arti e Culture dell’Asia



Data Inizio:15 maggio 2013

Data Fine: 14 luglio 2013

Luogo: Roma, Museo Nazionale d’Arte Orientale ‘Giuseppe Tucci’

Telefono: 39.064697481

Fax: 39.0646974837

E-mail: mn-ao.direzione@beniculturali.it

Sito web: http://www.museorientale.beniculturali.it






















Organizzazione: Yea Kyung (Micaela) Jeong, Maria Luisa Giorgi
Allestimento: Maria Luisa Giorgi, Rosanna Rosicarello, con la collaborazione di Filippo Comisi (Associazione Culturale Vidy?, Arti e Culture dell’Asia)
Conservazione: Rosanna Rosicarello
Servizio Didattico e Comunicazione: Gabriella Manna
Ufficio Tecnico: Anna Maria Fossa, Enrico Tron, Lorenza Campanella
Segreteria e Ufficio Stampa: Paola D’Amore, con la collaborazione di Heleda Campi, Caterina Paola Venditti, Laura Carlini, Enza Restivo

Viste guidate a cura dell’Associazione Culturale Vidy?, Arti e Culture dell’Asia



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